David con la testa di Golia
€55,000.00
Pietro Francesco Gianoli
Campertogno 1624 – Milan 1692
David with the head of Goliath
1660-1670 circa
Canvas, 152 x 104 cm
Provenance: Milan, Massimiliano VI Giuseppe Stampa collection (1740 - 1818), X Marquis of Soncino (?)
Expertise Marco Tanzi 03/03/2020
The Art work is accompanied by a certificate of free European circulation
Marco Tanzi believes that the present canvas is a replica of Tanzio Varallo's David with the Head of Goliath and actually shows significant variations from the famous original. Gianoli's canvas is larger than the prototype and the composition differs in the relationship between the figures and the space.
Other obvious differences can be seen in the strong contrasts typical of Nordic or Lombard painting in the choice of color palette, in the details of the costumes. Davide's face is marked, frowning, with a determined, firm and determined expression. The hair stands out in the background, the curls float in the air, they seem possessed as if they want to remember Caravaggio's "Medusa".
The whole scene is much more dramatic and adrenaline in Gianoli's version.
The work shows strong similarities with other paintings by Gianoli: The gigantic head of Goliath strongly recalls some of the characters included in the paintings for the Confraternity of Santa Marta in Varallo, executed by Gianoli between 1668 and 1671.
In particular, the figure in the center of the Accompaniment of the condemned (inv. 715) and the two on the left margin of the Procession (inv. 714) are closely linked to the head of our giant. Furthermore, there are similarities between the features of David and a Self-portrait like Saint Jaques (Marseille, art market), as well as a Self-portrait as a pilgrim, in the XXXII Cappella del Sacro Monte in Varallo (1655), showing the same rendering of the eyelids rather swollen, plump labia minora and strong nose.
Some recently discovered documents open interesting insights into the possible provenance of this work. On the death of the 10 Marquis of Soncino (Milan, 1818), Massimiliano Giuseppe Stampa, two inventories of his picture gallery were drawn up. Both lists mention a David, certainly linked to that of Tanzio da Varallo: in one of the inventories the painting is described as a copy after Tanzio, in the other it is described as a work of the School of Daniele Crespi, after Tanzio da Varallo. Tanzi proposes that the Milanese inventories can describe the painting in question, certainly a derivation but with its own well-defined artistic quality.
The painting will be included in the next monograph on Tanzio da Varallo by Filippo Maria Ferro.
Tanzio da Varallo Daviede e Golia 1625 ? Tanzio da Varallo Davide e Golia 1630?
Olio su tela cm. 120 x 90 Pinacoteca Varallo Olio su tela cm 130 x 93 Museo Studi Patri Gallarate
Pietro Francesco Gianoli
Campertogno 1624 – Milano 1692
David con la testa di Golia
1660-1670 circa
Tela, 152 x 104 cm
Provenienza: Milano, collezione Massimiliano VI Giuseppe Stampa (1740 – 1818), X marchese di Soncino (?)
Expertise Marco Tanzi del 20 Marzo 2020
Opera corredata di Attestato di Libera Circolazione
€ 55.000,00
Marco Tanzi ritiene che la presente tela sia una replica del David con la testa di Golia di Tanzio da Varallo, ed effettivamente, mostra variazioni significative rispetto al famoso originale.
La tela di Gianoli è più grande del prototipo e la composizione differisce nel rapporto tra le figure e lo spazio.
Altre evidenti differenze si possono notare dai contrasti forti tipici della pittura nordica o lombarda nella scelta della tavolozza dei colori, nei dettagli dei costumi.
Il volto di Davide è marcato, corrucciato, dall’espressione decisa , fermo e determinato.
I capelli risaltano sullo sfondo, i ricci si librano nell’aria, sembrano indemoniati quasi a voler ricordare la “Medusa” di Caravaggio.
Tutta la scena risulta molto più drammatica e adrenalinica nella versione di Gianoli.
L'opera mostra forti somiglianze con altri dipinti di Gianoli: La gigantesca testa di Golia ricorda fortemente alcuni dei personaggi inclusi nelle tele per la Confraternita di Santa Marta a Varallo, eseguite da Gianoli tra il 1668 e il 1671.
In particolare, la figura al centro dell'Accompagnamento dei condannati (inv. 715) e le due sul margine sinistro del Corteo (inv. 714) sono strettamente legate alla testa del nostro gigante. Inoltre, ci sono somiglianze tra i lineamenti di David e un Autoritratto come Saint Jaques (Marsiglia, mercato dell'arte), così come un Autoritratto come pellegrino, nella XXXII Cappella del Sacro Monte a Varallo (1655), mostra la stessa resa delle palpebre piuttosto gonfie, delle piccole labbra carnose e del naso forte.
Alcuni documenti scoperti di recente aprono interessanti spunti sulla possibile provenienza di quest'opera. Alla morte del 10° Marchese di Soncino (Milano, 1818), Massimiliano Giuseppe Stampa, furono redatti due inventari della sua pinacoteca. Entrambi gli elenchi menzionano un David, sicuramente collegato a quello di Tanzio da Varallo: in uno degli inventari il dipinto è descritto come una copia dopo Tanzio, nell'altro è descritto come opera della Scuola di Daniele Crespi, dopo Tanzio da Varallo. Tanzi propone che gli inventari milanesi possano descrivere il dipinto in questione, sicuramente una derivazione ma con una sua qualità artistica ben definita.
Il dipinto sarà inserito nella prossima monografia su Tanzio da Varallo di Filippo Maria Ferro.
Tanzio da Varallo Daviede e Golia 1625 ? Tanzio da Varallo Davide e Golia 1630?
Olio su tela cm. 120 x 90 Pinacoteca Varallo Olio su tela cm 130 x 93 Museo Studi Patri Gallarate
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.