Giovanni Antonio Burrini, Dedalo e Icaro
€50,000.00
Giovanni Antonio Burrini
Bologna 1656 - Bologna 1727
Daedalus and Icarus
Oil on canvas cm. 108 x 95
Provenance: Modenese private collection.
Attribution confirmed by Massimo Pulini via email.
The subject is inspired by the well-known Ovid tale of man's discovery of flight, precisely at the moment when Daedalus adapts the false wings that he invented and built with feathers, reeds, rope and wax onto the shoulders of his son Icarus.
The work is comparable to "Orfeo E Euridice" which is at the Kunsthistorisches in Vienna as regards the realization of the feet, the drapery, the hands and the "cicular dance" composition while the drafting of the delicate colors and the skin a lot to the "way" of his friend Crespi with whom he shared the study. However, Burrini's brushwork has a fast, at times almost scratchy, hatching taught by Domenico Maria Canuti and Lorenzo Pasinelli, from whom he formed.Burrini was one of the founding members of the Clementine Academy.
Reference bibliography: Eugenio Riccomini “Giovanni Antonio Burrini” edited by Milena Naldi and Marco Riccomini, pag.110, n ° 88. Tipoarte Editions, 1999 Bologna.
Giovanni Antonio Burrini
Bologna 1656 – Bologna 1727
Dedalo e Icaro
Olio su tela cm. 108 x 95
Provenienza : Collezione privata modenese.
Attribuzione confermata da Massimo Pulini via mail.
NOTE:
l soggetto è ispirato al noto racconto Ovidiano della scoperta del volo da parte dell’uomo, precisamente al momento in cui Dedalo adatta sulle spalle del figlio Icaro le ali posticce da lui inventate e costruite con piume, canne, corda e cera.
L’opera è paragonabile a “Orfeo E Euridice” che si trova al Kunsthistorisches di Vienna per quanto riguarda la realizzazione dei piedi , il panneggio, le mani e la composizione a “danza cicolare” mentre la stesura dei colori delicati ed il carnato si avvicinano parecchio al “modo” dell’amico Crespi con il quale condividò lo studio. La pennellata di Burrini però, presenta un tratteggio veloce a volte quasi graffiante insegnatoli da Domenico Maria Canuti e Lorenzo Pasinelli, dai quali si formò.
Burrini è stato uno dei membri fondatori della Accademia Clementina.
Bibliografia di riferimento: Eugenio Riccomini “Giovanni Antonio Burrini” a cura di Milena Naldi e Marco Riccomini, pag.110, n° 88. Edizioni Tipoarte, 1999 Bologna.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.