“Impronta Umana”
€55,000.00
Remo Bianco
Milano 1922 – 1988
"Human Footprint" 1956
Cast of human body in cold catalyzed rubber, cm. 165 x 73 x 10
Provenance: Bergamo private collection, until 1992. Silvano Lodi jr. collection.
Publications: G.Belli- A. Marchionne, “Remo Bianco”. Milan p. 15; G. Sbaraini, “Remo Bianco's Cultural Time”, A dreamer “bewitched” by the master, Brescia Oggi, 15 October 1998; De Santi “The Cultural Time of Remo Bianco” exhibition catalog, 1998, p. 42;
L.Caramel, “The Whites of White” Inside and Outside Painting, p. 58, Galleria Del Naviglio and Galleria San Carlo, Milnao 1999; 44.Corgnati, "The 50s of Remo bianco", exhibition catalog, Spoleto 2000, p. 44.
Remo Bianco “The footprints of memory.
The Imprints of Memory ”, curated by Lorella Giudici, page 108, n ° 25, Silvana Editoriale, Ramo Bianco Foundation, Museo Del Novecento, Milan 2019.
Exhibitions: “The Cultural Time of Remo Bianco” Works of the fifties - sixties, Rodengo di Saiano (BR) Abazia Olivetana, 1998; “I Bianco di Bianco” Galleria Del Naviglio Milan 1999; "The 50s of Remo Bianco", Spoleto 2000.
Remo Bianco “The footprints of memory. The footprints of memory ”, curated by Lorella Giudici, Ramo Bianco Foundation, Museo Del Novecento, Milan 5 July - 6 October 2019.
Work registered in the Remo Bianco Historical and Photographic Archive n ° 2002n Lyda Bianchi, Dott. Mario Zugni on photography.
Registered work Remo Bianco Foundation, president Riccardo Gianni, with n ° FRB2181, MILAN 4/09/2019.
“These works have something archaeological in them, they recall the finds of funerary objects. In the molds the objects are not piled up, but arranged, in order, as if they were the vocabulary of a life that has been marked by these small everyday objects. Bianco makes the memory a conceptual work. " Lorella Giudici foundation Remo Bianco. Remo goes further and in 1956 creates a front-back rubber foot print of a male human body, perhaps his own, unique since he has not produced other "human" foot prints, the work here is the "back". The location of the front is unknown.
Remo Bianco in his atelier with his human front rubber footprint
Remo Bianco in those years was in an artistic frenzy of ideas and projects that was often inconclusive and discontinuous with the realization of his ideas.
“I would not like… to conclude nothing for having tried too much, this is the danger. More than the danger, I would say, my disposition, my character, my nature ”Remo Bianco.
Unknowingly many young artists of today replicate what he proposed 50 years ago, for sheer lack of culture and information. It can be deduced that many academies are not based on informative and formative education through knowledge of the history of modern and contemporary Italian art, but on the indoctrination of the current professor.
S.L.
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12pl
Remo Bianco
Milano 1922 - 1988
“Impronta Umana” 1956
Calco di corpo umano in gomma catalizzata a freddo, cm. 165 x 73 x 10
Provenienza: Collezione privata Bergamasca, fino al 1992. Collezione Silvano Lodi jr.
Pubblicazioni: G.Belli- A. Marchionne, “Remo Bianco”. Milano p. 15; G. Sbaraini, “Il Tempo Culturale di Remo Bianco”, Un sognatore “stregato” dal maestro, Brescia Oggi, 15 ottobre 1998; De Santi “Il Tempo Culturale di Remo Bianco” catalogo della mostra, 1998, p. 42;
L.Caramel, “I Bianco di Bianco” Dentro e Fuori dalla Pittura, p. 58, Galleria Del Naviglio e Galleria San Carlo, Milnao 1999;
- Corgnati, “Gli anni ’50 di Remo bianco”, catalogo della mostra, Spoleto 2000, p. 44.
Remo Bianco “Le impronte della memoria.
The Imprints of Memory”, a cura di Lorella Giudici,pag 108,n° 25, Silvana Editoriale, Fondazione Ramo Bianco, Museo Del Novecento, Milano 2019.
Esposizioni: “Il Tempo Culturale di Remo Bianco” Opere degli anni cinquanta – sessanta, Rodengo di Saiano (BR) Abazia Olivetana, 1998; “I Bianco di Bianco” Galleria Del Naviglio Milano 1999; “Gli anni ’50 di Remo Bianco” , Spoleto 2000.
Remo Bianco “Le impronte della memoria. The Imprints of Memory”, a cura di Lorella Giudici, Fondazione Ramo Bianco, Museo Del Novecento, Milano 5 luglio – 6 ottobre 2019.
Opera registrata Fondazione Remo Bianco, presidente Riccardo Gianni, con il n° FRB2181 , MILANO 4/09/2019.
€ 55.000
NOTE : Si tratta di un pezzo storico piuttosto raro, direi impossibile da trovare sul mercato e importante testimonianza del percorso artistico di Remo Bianco.
Impronta 1956. Collezione Manuela Milan Lodi
“Queste opere hanno in sé un che di archeologico, ricordano reperti di corredi funerari. Negli stampi gli oggetti non sono ammassati, ma schierati, in ordine, come fossero il vocabolario di una vita che è stata scandita da questi piccoli oggetti di tutti i giorni. Bianco rende il ricordo un’opera concettuale.” Lorella Giudici fondazione Remo Bianco.
Remo va oltre e nel 1956 realizza un calco fronte retro di un corpo umano maschile, forse il suo, un unicum dato che non ha prodotto altri calchi “umani” , l’opera qui presente è il “retro” . Del fronte non se ne conosce l’ubicazione, probabilmente in collezione privata.
Remo Bianco nel suo studio con la sua impronta umana
Remo Bianco in quegli anni si trovava in una frenesia artistica di idee e progetti tale da essere sovente inconcludente e discontinuo con la realizzazione delle sue idee.
“io non vorrei… non concludere niente per aver cercato troppo, questo è il pericolo. Più che il pericolo, direi, la mia disposizione, il mio carattere, la mia natura” Remo Bianco.
Inconsapevolmente molti giovani artisti di oggi replicano ciò che lui aveva proposto 50 anni fa, per mera mancanza di cultura ed informazione. Si può dedurre che molte accademie non si basino sull’istruzione informativa e formativa attraverso la conoscenza della storia dell’arte moderna e contemporanea Italiana, ma sul indottrinamento del cattedratico di turno.
S.L.
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